“Le ossa fluttuano in un mare di tensioni”
(Thomas Myers)
Tensegrità è il termine coniato dall’ingegnere Richard Buckminster Fuller per indicare un ‘integrita’ di tensione.
Molti modelli meccanici e architettonici, costituiti da un’alternanza tra elementi flessibili ed elementi rigidi che reagiscono a forze di compressione, si fondano su questo concetto. Ne risultano strutture moderne, anche di dimensioni notevoli, ma soprattutto di straordinaria leggerezza e resistenza.
Questo vale esattamente anche per il corpo umano!
Gli elementi rigidi sono le ossa,
gli elementi flessibili e il “collante” tra essi, il sistema Miofasciale.
Il corpo umano è costruito fedelmente sul principio della (bio)Tensegrita’: un’integrità di tensioni che si auto-stabilizzano durante il movimento, in cui ogni minima variazione della tensione locale viene trasmessa e “scaricata” su tutte le catene cinematiche tramite il sistema Miofasciale.
Il nostro corpo è in costante equilibrio tra compressioni e trazioni:
– se qualcosa non è in equilibrio, si ripercuote in tutto il corpo come un effetto domino.
– se esiste bilanciamento tra trazione e compressione il nostro corpo è in equilibrio armonico.
Le caratteristiche della BioTensegrità sono:
- La resistenza
- La leggerezza
- L’interconnessione
- La flessibilità
Ricorda: la BioTensegrità può essere applicata agli organismi biologici a tutti i livelli.