L’architettura del sistema Miofasciale

L’architettura del sistema Miofasciale

L’architettura del sistema Miofasciale
La biotensegrità rappresenta una rivoluzione nel modo in cui vediamo il corpo e il movimento. Mi affascina come questo concetto riesca a unire architettura e biologia, svelando che le nostre ossa, muscoli e tessuti connettivi non agiscono in isolamento, ma in un’armonia perfetta tra compressione e tensione.

Ecco come la interpreto:
1. Cosa significa davvero la biotensegrità?
Immagina il corpo come una rete continua: i muscoli e il tessuto connettivo lavorano insieme, tenendo tutto unito, permettendoci di muoverci in modo fluido e sicuro. Le ossa non sono strutture rigide e statiche, ma parti mobili di questo sistema dinamico.

2. Dove nasce questo concetto?
Il termine “biotensegrità” unisce due concetti chiave, “tensione” e “integrità”, e viene dall’architettura. Ma è stato Stephen Levin, un pioniere della biomeccanica, ad applicarlo al corpo umano, dando vita a una nuova visione delle strutture viventi.

3. Il nostro corpo come una struttura tensegritiva
Mi piace pensare al corpo come a una costruzione flessibile e robusta allo stesso tempo. Ogni parte è interconnessa con le altre: è proprio questa connessione che ci dà la capacità di adattarci e reagire agli stress senza rompersi, proprio come un ponte moderno che oscilla senza mai crollare.

4. Il legame con il sistema nervoso
Non è solo questione di muscoli: il tessuto connettivo comunica costantemente con il sistema nervoso, che regola la tensione e il rilassamento per adattarsi alle nostre esigenze quotidiane. È un dialogo costante che ci permette di muoverci in maniera armoniosa e sicura.

5. Perché il movimento è importante
Per me, questo concetto è centrale nei movimenti che propongo nei nostri corsi. Ogni esercizio non è solo finalizzato a rafforzare i muscoli, ma a mantenere l’equilibrio e la flessibilità del sistema. Come una struttura tensegritiva, il nostro corpo deve muoversi e reagire in modo fluido per evitare danni a lungo termine

6. Le implicazioni funzionali
Questo nuovo modo di vedere il corpo cambia tutto: non possiamo più considerare il movimento solo come una questione di leve e forze. Ogni movimento coinvolge l’intero sistema corpo, ed è proprio attraverso un allenamento mirato e individualizzato che possiamo migliorare la nostra capacità di resistere agli stress quotidiani senza subire lesioni.

In sintesi, la biotensegrità ci insegna che il nostro corpo è una macchina perfetta, in cui ogni parte è collegata alle altre. Nei movimenti che proponiamo nei nostri corsi, teniamo sempre presente questo principio per garantire un benessere strutturale, evitando lesioni e promuovendo la longevità funzionale.