La Fascia: un organo sensoriale ed emozionale

La Fascia

Il ruolo della fascia nell’allenamento miofasciale secondo le ricerche scientifiche
Negli ultimi anni, il concetto di fascia ha trasformato profondamente la comprensione del movimento e del dolore. In particolare, l’allenamento miofasciale è diventato un approccio chiave per migliorare prestazioni, postura e benessere. Le recenti evidenze scientifiche mostrano che la fascia non è soltanto un tessuto di supporto, ma un vero organo sensoriale ed emozionale.

Fascia: il tessuto connettivo che sente e comunica
Il Fascia Research Group guidato da Robert Schleip (Università di Ulm, Germania) ha dimostrato che la fascia contiene una densità straordinaria di terminazioni nervose

  • Propriocettori (Ruffini, Pacini) per la percezione del corpo nello spazio
  • Meccanocettori, sensibili a pressione e stiramento
  • Nocicettori, coinvolti nel dolore cronico

“Fasciae are richly innervated by sensory nerve endings, particularly by proprioceptive and nociceptive fibers.” (Schleip R. et al., 2012 – “Fascial Connective Tissue: A Bodywide Sensory Organ”)

Implicazioni sul dolore e sulla regolazione emotiva
Uno studio pubblicato su Frontiers in Neuroscience (2014) evidenzia il coinvolgimento del tessuto fasciale nella trasmissione del dolore cronico. I nocicettori fasciali si attivano in condizioni di tensione persistente, infiammazione o stress meccanico.

Inoltre, Schleip sottolinea la correlazione tra fascia e sistema nervoso autonomo, che regola lo stress e le emozioni. Il tessuto fasciale risponde anche a segnali neuroendocrini (ad esempio cortisolo), contribuendo alla regolazione emozionale.

“The fascial system serves as a mechanosensory and emotional tissue, mediating between psychological states and physical tension.”
(Schleip & Müller, 2013 – “Training principles for fascial connective tissues”)

Allenamento miofasciale: un approccio integrato
L’allenamento miofasciale si propone di stimolare questo sistema sensibile e interconnesso con esercizi che combinano:

  • Mobilità dinamica
  • Controllo respiratorio
  • Release miofasciale
  • Stimolazione propriocettiva

Programmi come FREE – Fascial Real Emotion rispecchiano questo approccio, offrendo allenamenti pensati per attivare le linee fasciali, regolare il tono del sistema nervoso e migliorare il benessere mente-corpo.

Perché allenare la fascia?
Migliora l’efficienza motoria
Riduce rigidità e dolore cronico
Potenzia la consapevolezza corporea
Sostiene l’equilibrio psico-fisico

L’evidenza clinica suggerisce che il movimento tridimensionale e sensoriale è uno dei mezzi più efficaci per riequilibrare il tono fasciale e prevenire problematiche posturali e disfunzionali (Findley & Schleip, 2007).

Il metodo Free e il movimento neuro-emozionale
Il metodo FREE Fascial Real Emotion integra conoscenze scientifiche e ascolto corporeo. Attraverso movimenti fluidi e intensi, agisce sulla fascia come struttura comunicante tra sistema muscolare, nervoso ed emotivo. I risultati? Maggiore energia, leggerezza, centratura.

Conclusione
La fascia è un tessuto vivo, intelligente, che risponde al tocco, al respiro, al pensiero e alle emozioni. Prendersene cura attraverso un allenamento miofasciale basato sulla scienza – come quello proposto nel metodo Free – significa allenare corpo, mente e sensibilità profonda.

  • Schleip, R., Findley, T. W., Chaitow, L., & Huijing, P. A. (2012). Fascia: The Tensional Network of the Human Body. Elsevier.
  • Schleip, R., & Müller, D. G. (2013). Training principles for fascial connective tissues. British Journal of Sports Medicine, 47(5), 381–387.
  • Wilke, J., Krause, F., Vogt, L., & Banzer, W. (2017). What is evidence-based about myofascial chains? A systematic review. Archives of Physical Medicine and Rehabilitation, 98(2), 454–461.
  • Findley, T. W., & Schleip, R. (2007). Fascia research – basic science and implications for conventional and complementary health care. Journal of Bodywork and Movement Therapies, 11(2), 134–135.