STRETCH: ALLUNGAMENTO FASCIALE – FORMA

Il termine “stretching” che proviene dall’ingle­se to stretch (allungare, stirare) rappresenta la metodica che viene utilizzata per migliorare la flessibilità muscolare-tendinea-fasciale attraver­so la pratica di esercizi, semplici o complessi, di allungamento.
 Quali sono i benefici dello stretching?
  •  Migliora la vostra vita quotidiana
  • Aumenta le vostre prestazioni sportive
  • Conserva e migliora la vostra flessibilità
  • Sarà utile per prevenire infortuni.
Lo stretching che propongo nei percorsi formativi offerti nella Fascial Training School e, in particolar modo, nel percorso F.Re.E, è vario, diverso e divertente: è un allenamento che comprende tutto il corpo per stimolare in modo ottimale l’intero sistema mio-fasciale. Perché sono importanti gli allungamenti fa­sciali? Perché ci permettono di idratare il tessuto fasciale; questo è fondamentale, perché consente ai muscoli del corpo, agli organi interni e agli altri tessuti avvolti da esso di scivolare liberamente tra di loro e garantire una trasmissione d’infor­mazioni di carico e di tensione impeccabile.

Quali effetti benefici produce l’allungamento?

  • Idrata il tessuto fasciale.
  • Migliora rapidamente la flessibilità.
  • Migliora la postura.
  • Libera e ripulisce le linee mio-fasciali dalle tensioni.
  • Aumenta la resilienza delle strutture fasciali.
  • Rende la fascia elastica e libera di scorrere tra i diversi tessuti.
  • Previene gli infortuni.
  • Contribuisce alla formazione di tessuto, in quanto stimola i fibroblasti alla sintesi del collagene.
Miofasciale Ester Albini   Tra le tante tecniche di allungamento, oggi voglio sfidarvi con un allungamento STATICO (basata sul rag­giungimento e mantenimento, per un certo lasso di tempo, della massima posizione di allungamen­to di una linea mio-fasciale o di una parte di essa) delle Linee delle Braccia con uno stile RAGNO AL MURO, e della sua variante di allungamento DINAMICO: Lo stile Ragno al Muro danzante!   Partenza Appoggiatevi al muro in posizione eretta; assume­te la posizione neutrale del bacino e della colonna. Braccia tese lungo i fianchi, palmo delle mani in ap­poggio sul muro, gomiti rivolti all’esterno.   Focus on Punti in opposizione: mani e sterno; create spazio tra questi due punti. Evitate le compensazioni. Omero in una leggera intrarotazione, con le clavico­le aperte e i gomiti rivolti all’esterno. Aquilone attivo e scapole larghe tra di loro, mante­nendo la cifosi dorsale. Immaginate di avere lo stemma di spiderman/wo­man sul petto ed essere fieri di mostrarlo a tutti, ma senza compensazioni (come scapole che si chiudo­no tra di loro, clavicole che si chiudono in avanti, palmo o polso che si staccano dal muro, ecc.).   Lavorate su Allungamento statico della Linea Braccia Anteriore. Rinforzo muscolare della Linea Braccia Posteriore   Movimento Fate un passo avanti; il busto segue e le mani inizia­no a scivolare sul muro verso l’alto. I palmi rimagono completamente in appoggio. Mantenete una legge­ra intrarotazione dell’omero e provate a fare un altro passo in avanti; le mani si alzano leggermente. Mantenete la posizione per alcuni cicli respiratori, poi ritornate alla posizione di partenza e ripetete per altre 3 volte.   VARIANTE : Stile Ragno al muro danzante   Partenza Posizione eretta, a una distanza di circa 50 cm dal muro. Braccio destro sollevato oltre la testa, con la mano in appoggio alla parete. Lo sguardo è in direzione della mano destra.   Movimento Che le danze abbiano inizio! Immaginate di avere un partner che vi tiene la mano. Girate sotto al braccio destro: spostando il piede sinistro tra muro e piede destro, ruotate con il corpo (Punti in opposizione: mano destra e piede destro. Create spazio tra questi due punti). In questa posizione continuate la rotazione sul lato destro con il bacino. Mantenete la posizione e respirate: sentirete aumentare la tensione sul torace e sull’esterno della gamba destra. Ritornate leggermente indietro con il bacino. Immaginate il movimento di una mantide che rimane sul posto facendo dei piccoli spostamenti avanti e indietro. Giocate con le vostre linee, esplorate dove i movimenti sono più fluidi e dove, invece, vengono bloccati. In questa posizione, spesso all’altezza della cresta iliaca, ci sono dei blocchi, che io chiamo “lavori in corso”. Lentamente, sgomberate i lavori entrando nella posizione e respirando. Mano a mano che le tensioni si rilassano, aumentate il movimento. Eseguite questo passaggio solo se vi siete allenati bene con l’esercizio precedente e riuscite a stabilizzare la scapola e mantenere la testa dell’omero nella posizione corretta (posizione della lampadina avvitata). Continuate a girare sul vostro lato sinistro e girate fino ad arrivare con le spalle rivolte al muro. La mano continua a rimanere al suo posto e il gomito è teso. Mantenete la posizione per due cicli respiratori; non ci devono essere eccessive tensioni, ma dovete sentire l’allungamento del braccio e della LSF. Ci sono solo tre regole: mantenere le scapole attive, creare spazio tra i punti in opposizione e, naturalmente, non esagerare, per evitare di ritrovarsi con la spalla lussata.. Se vuoi scoprirne di più, iscriviti al percorso F.RE.E Fascial Real Emotion, il primo percorso formativo italiano interamente incentrato sul miofasciale! Scoprilo qui: https://www.facebook.com/pg/PilatesFREE/events A presto 🙂 Ester