Negli ultimi anni ci sono state molte ricerche sulle strutture e sulla loro importanza per il benessere
del nostro corpo.
Non c’è da meravigliarsi che il release o l’automassaggio fasciale, con le palline sensoriali o con il
Fascia Roll, abbia riscontrato grande successo in ambito sportivo e che questi piccoli attrezzi
facciano parte della dotazione “standard” di molti atleti: li utilizzano per un automassaggio efficace
e rapido al fine di sciogliere le tensioni accumulate nelle strutture fasciali.
E’ ormai noto, inoltre, (e provato scientificamente) – che il movimento a 360° unito a
un’integrazione NEURO MIO FASCIALE – Funzionale, ha un impatto enorme sulla salute dei
tessuti .
Oggi però aggiungiamo un altro tassello al benessere della Fascia:
qual’è il suo “cibo preferito”?
Sappiamo che l’alimentazione dà un contributo molto importante e che il cibo giusto fornisce al
tessuto connettivo tutti i nutrienti per mantenerlo sano e funzionale.
Analizziamo insieme dei dati importanti:
Per la formazione del collagene è fondamentale il processo di *glicosilazione dell’idrossilisina.
Se la glicosilazione però è eccessiva, come in caso di iperglicemia, il collagene manifesta una
struttura inadatta a svolgere le sue funzioni e, sia il tessuto connettivo sia le ossa ne possono
risentire a livello di elasticità e robustezza (Dominguez et al. 2005).
(Per glicosilazione, si intende una modificazione della struttura della proteina per opera dell’apparato
del Golgi, durante o in seguito al processo di sintesi proteica).
Ecco perché è importante nutrire bene il tessuto fasciale!
Per farlo hai solo un modo: curare e dedicarti alla tua alimentazione
Equilibrio acido-base
Probabilmente la variabile di controllo più importante è il valore del pH nella sostanza
fondamentale. La sostanza fondamentale funziona come un filtro molecolare e serve come luogo di
scambio.
I nutrienti sono trasportati attraverso il sistema arterioso nella matrice extracellulare e da lì ai luoghi
di utilizzo (organi, muscoli, nervi).
Le sostanze nocive e i prodotti di scarto del metabolismo sono invece trasportati attraverso il
sistema vascolare venoso e linfatico al fegato, ai reni, alla pelle o ai polmoni per lasciare
nuovamente il corpo. Se questo equilibrio di trasporto e rimozione è disturbato, i rifiuti cellulari
rimangono nel tessuto.
La variabile di disturbo più importante è l’acidosi del tessuto. Se Il tessuto è acido, il valore del pH
nella sostanza fondamentale è basso.
Quali possono essere le cause di un disquilibrio:
- Un’alimentazione sbagliata
- Stress e la tensione psicologica
- Poco riposo (sonno)
- Troppo o troppo poco esercizio fisico…
Queste fanno sì che i nostri tessuti diventino acidi. In caso di acidosi dei tessuti (valore di pH è
inferiore a 7,35), la viscosità aumenta. La portata della sostanza fondamentale diminuisce e con essa
il tasso metabolico.
Questo vuol dire che il tessuto diventa più denso, quasi solido e determina un’importante
compressione di arterie e vasi sanguigni, oltre che a una compressione dei centri linfatici.
Se il pH resta acido le conseguenze negative sono diverse; tra queste, le più importanti sono:
– il mancato funzionamento degli enzimi
– la riduzione dell’affinità dell’ossigeno per l’emoglobina
– l’alterazione del sistema di trasporto mediante proteine trasportatrici
Tutto questo vuol dire che le cellule e, di conseguenza i tessuti e gli organi, non possono ricevere il
giusto nutrimento e che viene a generarsi una condizione di ipossia e di vasocostrizione.
Nutrizione della fascia: cosa si DEVE tenere a mente
Il cibo giusto fornisce al tessuto connettivo tutti i nutrienti importanti
per mantenerlo sano e funzionale.
Le strutture Fasciali sono costituite dalle proteine strutturali del collagene e dell’elastina, che
forniscono al tessuto stesso le loro proprietà. Bisogna però prestare particolare attenzione agli
aminoacidi come l’arginina, la glutammina, la lisina e la prolina.
Mentre l’arginina migliora la capacità di rigenerazione, la glutammina è importante per il
rinnovamento cellulare e per la costruzione di proteine muscolari. * Buone fonti sono le noci, il
pesce, il manzo e il pollo.
La lisina dà al collagene la stabilità necessaria e si trova nelle uova, nei funghi, nelle noci, nel
pesce, nel manzo, nel pollo, nella ricotta e nel formaggio.
Infine, la prolina, che è meglio combinata con la vitamina C – quindi, spruzza il succo di limone sul
pesce, mangia semi di girasole o formaggio con un pezzo di arancia.
Idrata la Fascia perché ha sete
Non è importante solo quello che si mangia, ma anche quello che si beve. Dopo tutto, la fascia è
composta per il 70-80% di acqua.
Bere almeno 2,5 litri di acqua al giorno, soprattutto dopo l’allenamento della fascia e
l’automassaggio: il trattamento spreme il tessuto connettivo come una spugna ed elimina i prodotti
metabolici e la linfa. In seguito, le fasce si riempiono di nuovo fluido e vogliono essere rifornite di
conseguenza.
Oltre all’acqua, il tè verde, che fornisce anche catechine, è adatto.
Il drink dissetante: la frutta non zuccherata immersa nell’acqua.
Tanti anni fa ho scelto di bere del tè verde, era una scelta istintiva che mi legava o collegava già a
quei tempi alla rete fasciale…
Auguro a tutti un buon e sano appetito
Ester