La mano – 2° episodio

Intervengono in tante delle nostre azioni quotidiane, lasciano e afferrano, gesticolano e parlano, le utilizziamo come rinforzo di un concetto espresso verbalmente.
Le nostre MANI, organi sofisticati e spettacolo della NATURA

Un doppio approfondimento con il supporto della raffigurazione dell’homunculus corticale del
neurochirurgo Wilder Penfield:

  1. Le aree del cervello interessate al movimento e al tatto, quella motoria e sensoriale
  2. I muscoli della mano

In riferimento al punto 1 si precisa che l’area motoria – che occupa un terzo del cervello- è
responsabile di apprendere comandi che innescano movimenti; l’area sensoriale – che occupa un
quarto del cervello
– è invece adibita all’elaborazione delle sensazioni.

In sintesi, l’area motoria coordina i movimenti del corpo, mentre quella sensoriale si occupa di
compiti come valutare gli oggetti in base alla loro consistenza e percepire un determinato
quantitativo raccolto nel palmo della mano.
Le mani sono organi molto sofisticati e nonostante ricoprano solo un decimo dell’intera superficie
del corpo, per controllarle è impegnato un terzo della regione cerebrale e viceversa, quando le
muoviamo e muoviamo le nostre dita, dotate di cellule nervose, stimoliamo e attiviamo ampie
zone del cervello.

Conclusioni: mani/dita e cervello sono strettamente connessi ed esercitano una grande influenza
reciproca.

In riferimento al punto 2, ricordiamo che i muscoli della mano si trovano tutti sulla
faccia palmare e si distinguono in tre gruppi:
a) I muscoli dell’eminenza del tenar – abduttore breve del pollice, flessore breve del
pollice, opponente del pollice e adduttore del pollice.
b) I muscoli dell’eminenza dell’ ipotenar – palmare breve, abduttore del mignolo, flessore
breve del mignolo e opponente del mignolo.
c) I muscoli palmari – lombricali e interossei.

Il tocco magico

Recettori sensoriali e recettori tattili
I corpuscoli di Meissner e i dischi di Merkel

I corpuscoli di Meissner sono specializzati nel rilevare gli stimoli più fini, permettono di riconoscere
le forme degli oggetti che si afferrano o toccano, le caratteristiche della loro superficie e
reagiscono a deformazioni leggere e veloci sulla pelle.
I dischi di Merkel rispondono alla pressione e a impronte più lente e profonde sulla pelle. Alcuni
ricercatori hanno ipotizzato che questi due tipi di nervi lavorino in armonia non solo per passare le
informazioni sensoriali, ma per pre-elaborarle prima che raggiungano il cervello.

Per testare la loro teoria, i ricercatori hanno usato un tamburo rotante con bordi rialzati di varie
forme per stimolare i polpastrelli di 44 volontari. Hanno monitorato gli impulsi neurali con un
elettrodo che è stato inserito nel nervo mediano. Le varie forme di bordi sul tamburo rotante
hanno fatto sì che i neuroni dei polpastrelli dei volontari si attivassero con diversi livelli di intensità
e frequenza. In sostanza, i nostri neuroni delle dita, in modo simile ai neuroni del cervello,
creavano un codice che trasmetteva informazioni sulla forma di un bordo.
La conclusione è lavora con le mani, lavora sulle mani, dalle varie dita sino ai muscoli palmari.
Forza degli arti superiori e il tuo stesso benessere, passano da qui.

Buon allenamento
Ester